Premessa
Per l’MCL, la classe dirigente dovrebbe mobilitare una coscienza civica intorno a valori; solo così sarebbero possibili vere prospettive di sviluppo; sta al Movimento valorizzare la autonomia nel sociale e dalla politica, come valore stesso della autentica democrazia. Il nostro futuro dipende dalla sapienza e coraggio con cui avremo fatto fronte alla sfida educativa, a partire dal lavoro; il quale resta centrale per la dignità dell’uomo: dobbiamo creare le condizioni perché sia tutelato e garantito, anche per quanti oggi ne sono esclusi.
Lavoro, riforme e partecipazione: i valori al centro
I valori della persona, il primato del lavoro, il ruolo sociale della famiglia, l’impegno per le riforme e la partecipazione, le risposte alla crisi finanziaria globale, la democrazia economica e l’economia sociale; sono stati alcuni dei temi principali posti nei nostri dibattiti.
Il MCL considera parte integrante della propria azione l’impegno per la vita e la famiglia. (si considerino) l’impegno per il Family Day, la campagna referendaria sulla Legge 40, sul caso Welby, sulla moratoria sugli embrioni, sul caso Englaro, fino all’ultima campagna europea uno di noi ... Ma la centralità dei valori (richiede) una risposta globale, una radicale svolta culturale e sociale (tale da) ricostruire il rapporto vitale tra etica ed economia.
Qualche nota riassuntiva. Si potrà avere una nuova generazione di laici cristiani impegnati, come chiesto da Benedetto XVI, poi dal presidente CEI? L’MCL ha più volte sottolineato che non sono un bene la debolezza e scarsa capacità dei politici, che si dichiarano cattolici, eletti in più partiti, incapaci di incidere sulle scelte che contano.
Nella 46a Settimana dei cattolici (Reggio Calabria), obiettivo era stilare un’“agenda di speranza” per il futuro del Paese; tema forse troppo ‘alto’, che ha scoraggiato i mezzi di comunicazione, pure, in apparenza, molto seguito dal variegato mondo cattolico.
A 50 anni dall'inizio del Vaticano II, Benedetto XVI apre l’Anno della Fede e il sinodo dei vescovi (La nuova evangelizzazione per la trasmissione della fede cristiana; in Europa).
In Emilia –Romagna, seguendo la tendenza iniziata a fine 2011, l'economia è in crescente difficoltà, limitando i progetti di investimento. Il MCL lancia Prontolavoro: mettere in campo iniziative utili a offrire occupazione.
Nel 2012 l’MCL ha 40 anni e vuole dire la sua alla società, informando i giovani perché siano artefici di un futuro di valori e azioni virtuose, sull’esempio di figure profetiche, da Fanin a Bersani.
L'Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto sono colpite da un terremoto di magnitudo 6.0.
Nelle elezioni politiche italiane 2013, nessuna coalizione ottiene una vittoria netta.
A Senigallia, convegno in preparazione della 47a Settimana Sociale dei Cattolici Italiani (Torino: Famiglia: speranza e futuro per la società italiana); in linea con l’incontro mondiale delle famiglie, 2012 (Milano). Da notare il problema, irrisolto, anzi, aggravato, della relazione tra Famiglia, Lavoro e Festa; ma è mancata nel Paese una vera politica per la famiglia; le proposte presentate dai cattolici, a cominciare dal MCl, sono state ignorate, o contraddette da altre leggi.
Nel documento Evangelii gaudium è sottolineata la “scelta preferenziale per i poveri”, sia pure non come “teologia della liberazione”, ma espressione (oltre che evangelica) di “teologia del popolo”; nasce la dizione “cultura dello scarto”.
Fra le crisi in atto, forte peso ha quella dell’Unione, che tante speranze aveva alimentato con il Trattato di Maastricht e l’Euro; anche l’Italia è in piena crisi, finanziaria, economica, occupazionale; nella quale non paiono estranei poteri forti centrali, che utilizzano gli obblighi interni alla moneta unica anche come via di condizionamento, talora per valori poco condivisibili dal MCL. In tale situazione, nella quale appare una volta di più la strumentalizzazione del mondo cattolico, nell’indifferenza ai suoi valori; e lontano lo spirito dei fondatori, nelle nazioni e nel governo centrale europeo, l’MCL si trova ad affrontare una sfida pari forse a quelle dei primi anni.
(Nota a cura di G. Minghetti, del Consiglio nazionale – estratto a c. Redazione regionale)