Testimonianza importante quella di Feder.Agri durante la Giornata del Ringraziamento che si è svolta a Trapani lo scorso 10 novembre.
La sigla che assiste gli agricoltori in provincia di Trapani, rappresentata dal dott. Enzo Daidone, era presente all’evento voluto dalla Diocesi di Trapani, con la presenza del Vescovo Pietro Maria Fragnelli, e dalla Diocesi di Mazara del Vallo, con la presenza del Vescovo Domenico Mogavero.
Sul palco Enzo Daidone ha parlato di quella che una volta, in provincia di Trapani, era la principale “industria” del territorio: l’agricoltura, la terra.
“E’ stato volano di sviluppo economico, sociale e culturale. Ma scelte sbagliate, la poca sensibilità e tante altre cose, hanno fatto sì che l’unico e primario settore capace di produrre ricchezza e benessere versi in uno stato di crisi cronica”. Daidone ha sottolineato le ripercussioni sull’economia, sull’occupazione, sul benessere sociale che la crisi dell’agricoltura porta con sè. Daidone ha sottolineato nel suo intervento l’assenza di alternative allo sviluppo del settore agricolo nel territorio siciliano e trapanese. Settore agricolo che unito al comparto turistico possono essere davvero i pilastri su cui costruire la ripresa.
“Se riusciamo a riprendere e rivalorizzare il settore agricolo, con le eccellenze dei suoi prodotti , riconosciuti nel mondo, con le splendide e uniche caratteristiche ambientali, rurali e culinarie, con un ragionamento ed uno sforzo unitario e convergente con le attività turistiche e ricettive, questo territorio potrebbe riprendere e ricreare condizioni dignitose per tutti, ma soprattutto per i nostri giovani”. Ai giovani, sottolinea il rappresentante di Feder.Agri-MCL, non si è saputo dare e offrire quello che “I nostri padri ci hanno messo a disposizione, partendo dai valori della dottrina sociale della Chiesa e della famiglia. Oggi, anche se sembra tutto più difficile e complicato abbiamo l’obbligo di provarci, tutti. Per dare speranza e fiducia ai ragazzi”. Infine il messaggio: i giovani devono essere i protagonisti, la nuova linfa del cambiamento.