Il vertice nazionale del Movimento al completo (come mai prima d’ora) sabato 8 maggio a Castelvetrano per il Consiglio Regionale MCL di Sicilia nel ricordo di Ninni Fiore. Interessante, efficace, molto sentito ed ordinato l’intenso confronto presso la sala convegni dell’Hotel Althea Palace con la partecipazione del Vescovo di Mazara Del Vallo S.E. Domenico Mogavero. “È un momento cruciale per il Paese nel quale manifestare la nostra presenza, non solo attraverso i servizi benemeriti, ma anche con la forza delle nostre idee” dichiara Giorgio D’Antoni, neopresidente regionale e organizzatore dell’evento. “Le nostre esperienze, quotidianamente maturate sul campo, sono indispensabili per un progetto di crescita della collettività. La squadra emmeciellina vuole esprimersi e misurarsi su strategie che nella stesura del Recovery Plan possano favorire il bene comune, in ideale sintonia coi principi fondanti di un Movimento di testimonianza evangelica organizzata. MCL, infatti, nasce e cresce con l’impegno di promuovere l'affermazione dei principi cristiani nella vita, nella cultura, negli ordinamenti, nella legislazione, in fedeltà agli orientamenti del magistero della Chiesa. La Presidenza regionale è di tutti. Io cerco di interpretarne il sentimento comune - sottolinea con forza D’Antoni. Dal 2016 al 2020 abbiamo promosso 3 eventi internazionali tenuti a Petrosino, a Pantelleria e a Marsala aprendo utili dialoghi di collaborazione nell'area mediterranea. Il mio primo atto da Presidente è stato quello di formalizzare un protocollo d'intesa con l'Associazione in difesa dei diritti del debitore: prospettiva infausta per tanti cittadini a fine pandemia. In questa società sempre più “liquida” e con un’economia che sembra non accorgersi dei drammi che avvengono per strada dobbiamo con maggiore convinzione seguire le tre preziose missioni che ci ha affidato Papa Francesco nell’Anno Santo della Misericordia: Educare, Condividere, Testimoniare”. Il dibattito condotto dal Presidente del Consiglio regionale Piergiuseppe De Luca è stato salutato e si è evoluto con l’intervento di S.E. Mons. Mogavero, che ha sollecitato a guardare maggiormente il tema del lavoro e della giustizia sociale, riconciliandoci con Papa Francesco. “È strano infatti - ha notato il Vescovo di Mazara del Vallo - che un Papa che tutto il mondo vede come punto di riferimento, che viene riconosciuto quale leader con un forte seguito, trovi invece nel mondo cattolico un’accoglienza spesso fredda, se non contrapposta. È un mondo cattolico che non riesce ancora a capire lo sguardo nuovo che il Papa sta cercando di dare alla realtà che ci troviamo a vivere, per rilanciare il mondo verso il Terzo Millennio. Il Papa ci sta insegnando (anche se spesso noi siamo sordi) ad acquisire una nuova grammatica, una nuova sintassi, un nuovo vocabolario: ci parla di transizione ecologica, di ecologia integrale, ci vuole far uscire da un vocabolario che sa troppo di sacrestia… ed è un fatto estremamente stimolante acquisire dimestichezza con questi nuovi linguaggi, per poter parlare a tutti, anche ai nostri giovani... I giovani di oggi sono spesso il fallimento di noi adulti – ha continuato -. Chiediamoci quale è stata la nostra responsabilità e la nostra posizione in termini educativi? E quali le responsabilità familiari nella formazione ai valori? Oggi che c’è una parcellizzazione di tutto e che tutto è riservato al dettaglio, i valori dell'osservanza e la professione dei sani principi cristiani sono in pericoloso regresso”. Forte anche il tema del Presidente del Consiglio Generale Piergiorgio Sciacqua che ha focalizzato l’evidente fallimento di tutti i modelli precedenti… escludendo, con un forse, solo il modello eco-sociale del passato. Deve nascere un uomo nuovo, secondo Sciacqua, con un pensiero nuovo. Nel lavoro, quale diritto, ci deve essere “la giusta mercede”. Al breve saluto e richiamo agli ideali MCL di don Francesco Poli, assistente ecclesiastico nazionale, dopo altri interventi tra cui quello di Fortunato Romano, Vicepresidente Generale del Movimento, che ha stimolato sul “cosa fare”. A conclusione è intervenuto il numero uno del Movimento, Antonio Di Matteo: personalità storica di MCL, dove da giovane è entrato a farne parte, percorrendo tutte le tappe che da circa tre mesi lo hanno portato alla carica di Presidente Generale. Autorevole ed appassionato il suo intervento, auspicando al più presto un evento con tutti in presenza (considerato che tanti esponenti regionali seguivano in videoconferenza). “Noi, tutti insieme nel Movimento, ci stiamo impegnando in un percorso di formazione che vogliamo ci accompagni alla Settimana Sociale di ottobre con una nuova consapevolezza – ha sottolineato Di Matteo -. Vogliamo vivere questa esperienza in maniera concreta: lo vogliamo fare per noi, ma anche per condividere il nostro percorso con il variegato mondo cattolico. L’interrogativo che ci poniamo è: cosa ne sarà della Settimana Sociale da novembre in poi? Questa deve essere per noi l’occasione per elaborare proposte, per sperimentare ‘dal basso’ una comunione di idee, di valori, di progetti… Serve un salto di qualità, una nuova capacità di visione, la forza di recuperare i nostri valori, cercando però sempre di guardare in avanti per essere una presenza diffusa e viva nel contesto italiano, aperta alle relazioni internazionali. Vogliamo mettere in campo un’azione di grande respiro politico per restituire dignità alla rappresentanza politica dei popoli anche in sede europea… Il Mezzogiorno è una fondamentale risorsa nazionale che deve contribuire in maniera determinate al progresso del Paese… Impegniamoci ad agire, forti dei nostri valori non negoziabili. Facciamo tutti gli sforzi possibili, guardando ai giovani ed alle donne, favorendo anche la nostra pervicace voglia di globalizzare la solidarietà”
Il presidente Di Matteo ha concluso leggendo uno stimolante passo del Cardinale Bassetti (Presidente CEI) rivolto al Movimento nel corso della Settimana Santa:” Non dobbiamo sentirci schiacciati da questa emergenza. Affrontiamola con la fede e la voglia di superarla per aprire nuove prospettive di vita”.
Al Consiglio regionale era presente anche il Segretario generale, Tonino Inchingoli, che non manca mai nei grandi appuntamenti e Felice Crescente, direttore dell’ispettorato Agrario, sempre attento alle problematiche sociali ed a quelle del mondo del lavoro.